lunedì 9 novembre 2015

Recensione Prendimi per mano di Sarina Bowen (The Ivy Years #1)

Prendimi per mano
di Sarina Bowen
(The Ivy Years #1)

La Trama
Corey Callahan non avrebbe mai immaginato di iniziare il college inchiodata su una sedia a rotelle. È bastato un attimo, un maledetto attimo, per infrangere i sogni di una vita e rovinare una promettente carriera sportiva. Corey è convinta che nessuno al mondo possa capire come si senta… Almeno finché non incontra Hartley, il ragazzo che abita nell’appartamento di fronte al suo. Hartley è bello, affascinante e gentile.
E ha smesso di giocare a hockey a causa di una frattura alla gamba che lo costringe a trascorrere i pomeriggi sul divano.
L’amicizia tra Corey e Hartley è immediata, una scintilla che illumina i loro cuori. E così, tra stampelle, confidenze e risate a tarda notte, Corey inizia a sentirsi di nuovo se stessa. Di nuovo felice.
Come se la vita avesse finalmente ricominciato a sorriderle ora che Hartley
è lì insieme a lei. Ma c’è un piccolo problema: lui è fidanzato, con una ragazza assolutamente perfetta. E Corey non vuole compiere un passo sbagliato. Perché questa volta inciampare significherebbe cadere, e non rialzarsi mai più…

La mia opinione

A primo impatto la trama mi ha vagamente ricordato quella di un altro libro che mi è piaciuto tantissimo: Forse un giorno della Hoover. Leggendo però mi sono resa subito conto che si trattava di due storie totalmente differenti. 
Punto di vista alternato dei due protagonisti anche in questo caso, ma quello che ho preferito è stato quello di Corey. Questa volta la protagonista femminile ha tutta la mia stima e simpatia, anche più del ragazzo, nonostante non sia niente male nemmeno lui. 
Il romanzo inizia con l'arrivo della matricola Corey all'elitario Harkness College, università molto lontana dalla sua apprensiva famiglia. Figlia di un coach e sorella di un bravo giocatore di hockey, anche Corey era una sportiva molto in gamba, almeno fino ad un brutto incidente che l'ha costretta a vita sulla sedia a rotelle un anno prima dell'inizio del college. Grazie a questa sua invalidità, la ragazza conoscerà nell'alloggio destinato ai ragazzi diversamente abili l'affascinante dirimpettaio Adam Hartley, un giocatore di hockey della Harkness di un paio di anni più grande, costretto ad usare le stampelle per alcuni mesi per via di una brutta frattura alla gamba. L'amicizia, la complicità e il feeling tra i due ragazzi, che si troveranno a condividere diversi espedienti e serate sul divano, diventano sempre più forti ogni giorno che passa, peccato però che Hartley abbia già una ragazza. 
Nella prima parte del libro il ragazzo mi ha parecchio fatto innervosire, la sua ragazza (che fortunatamente si vede poco!) sarà anche bella ed elegante come una top model, ma è un'oca odiosa e senza cervello! Il fatto che sia rimasto con lei più di un giorno mi ha fatto seriamente dubitare di lui, anche se poi ne viene spiegato il motivo. 
Corey invece è una grande! Nonostante tutto quello che ha perso dopo l'incidente, la fatica che fa ogni giorno per superare certe barriere e compiere le cose più piccole, dimostra un enorme coraggio, cercando di andare avanti con la propria vita a testa alta, reinventandosi senza mai lamentarsi. 
All'inizio la storia magari fa un po' fatica a decollare, ma poi non ci si accorge nemmeno di essere arrivati alla fine. Almeno, per me è andata così. 
Le scene sensuali ci sono ed alcune sono anche piuttosto ironiche e imbarazzanti (ma non perchè siano volgari!). 
Prendimi per mano è un romance new adult consigliato, il suo punto di forza è sicuramente la presenza di una protagonista dall'animo forte che ci aiuta a riflettere anche sulle cose più banali che facciamo ogni giorno.

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