giovedì 3 ottobre 2013

Recensione: "Bloodrose" di Andrea Cremer

"Bloodrose" 
di Andrea Cremer
(3° e ultimo libro serie Nightshade)

La Trama:
Per Calla, il lupo mannaro adolescente femmina che non si è mai tirata indietro di fronte alle battaglie, è arrivato il momento dello scontro finale con Bosque Mar. Nell’imminente guerra in ballo c’è molto di più di una semplice vittoria, c’è la salvezza di Ren, l’amico che Calla pensava di avere perso; c’è l’amore per Shay, messo alla prova dalle sue scenate di gelosia; c’è la sicurezza di suo fratello Ansel, sempre più fragile e spaesato. Ma soprattutto c’è il suo ruolo di femmina alfa, che deve ancora essere messo alla prova, nonostante gli orrori inimmaginabili che deve patire per liberare il mondo dalla magia distruttiva dei Custodi. Deve infine decidere cosa farà una volta che la guerra sarà terminata, sempre che sopravviva…

La mia opinione

Con Bloodrose si conclude la trilogia fantasy young adult Nightshade che nei primi due capitoli mi aveva lasciato piacevolmente colpita per la sua originalità e intrecci. Anche questo terzo volume non è da meno, infatti l’autrice ci riserva diversi colpi di scena e la storia è talmente scorrevole (merito anche dei molti dialoghi presenti) che si legge tutta d’un fiato fino all’epilogo finale.
Ma... c’è un grosso e pesante MA che mi ha lasciato l’amaro in bocca. Se avete letto i precedenti sapete benissimo che l’autrice aveva giocato molto sul triangolo amoroso Ren - Calla - Shay e che la protagonista era sempre stata indecisa tra i due (seppur  più propensa verso lo Scion che per il compagno a lei destinato). Anche stavolta ci ritroviamo con Calla indecisa (ma a volta davvero insopportabile!) combattuta tra i sentimenti che prova per i due alfa, così cerca in ogni modo di rimandare la propria scelta a dopo la battaglia per tenere unita la squadra.
Quello che non mi è piaciuto per niente è stato il modo in cui l’autrice ha deciso di chiudere il triangolo. L’ho trovata una scelta piuttosto semplice e sbrigativa. Oltretutto a scapito del personaggio che in questo libro ho maggiormente apprezzato.
Siamo alla resa dei conti, come in ogni guerra è normale che ci sia qualche vittima ma il modo in cui è successo non mi è piaciuto. Già da inizio lettura avevo il presentimento che sarebbe successo qualcosa che mi avrebbe fatto storcere il naso e infatti è andata proprio così! 
Se non fosse stato per questo particolare, comunque molto importante, il libro mi sarebbe piaciuto davvero di più, perchè tutto il resto è molto coinvolgente ed originale, merito anche delle varie scene di azione e delle diverse ambientazioni. Ho apprezzato quasi tutti i personaggi secondari del romanzo, in particolare Sabine, Ethan, Connor e Adne, poichè hanno tutti una loro piccola ma importante parte nella storia e finalmente anche le loro relazioni personali arrivano ad un dunque. Nulla resto in sospeso, il cerchio si chiude completamente ed anche il finale è sicuramente inaspettato. Non me lo sarei veramente mai immaginato così! Un happy ending? "Ni!" In teoria c’è, ma bisogna prenderla con filosofia. Per qualcuno lo sarà e per altri no. Quello che conta è che tutti i personaggi (quanto meno quelli che sono rimasti) sono felici delle scelte che hanno fatto, anche se non è certo stato facile arrivarci.
Consiglio questa saga a chi ha voglia di qualcosa di diverso, coinvolgente e soprattutto a chi non si aspetta il classico e scontato happy ending, perché in questa trilogia lo scontato non esiste proprio! 


Voto: ★★★ e 1/2


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